Una campagna europea di informazione per i bambini contesi dopo separazioni o divorzi di coppie binazionali è stata presentata questo pomeriggio al Parlamento europeo di Strasburgo da Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, e da Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento europeo e Mediatore europeo per i casi di sottrazione internazionale di minori.
“Nell’Unione europea – ha dichiarato Angelilli – è in aumento il numero delle coppie binazionali: secondo gli ultimi dati disponibili sono circa 16 milioni le coppie binazionali che vivono nell’UE e ogni anno più di 310 mila coppie di nazionalità diversa si sposano. 140 mila di questi matrimoni si concludo con separazioni o divorzi. L’incertezza del diritto applicabile e i conflitti di giurisdizione creano veri e propri conflitti le cui conseguenze negative ricadono sui figli minori contesi”.
“La campagna multimediale, opuscoli e video, – ha spiegato – è nata su proposta del Parlamento europeo e si incentra su due temi: affidamento dei minori e diritti di visita, e sottrazione del minore da parte di uno dei genitori. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire, attraverso un linguaggio semplice, degli strumenti informativi alle coppie internazionali sulle norme dell’Unione europea, accrescere la consapevolezza sulla responsabilità genitoriale e prevenire la sottrazione internazionale, con il fine ultimo di tutelare sempre l’interesse superiore del minore che, come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ‘ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori’ ”.
“Il fenomeno della sottrazione internazionale di minori è in aumento: l´Ufficio del Mediatore ha ricevuto solo negli ultimi 12 mesi 93 richieste di intervento, quasi due a settimana. Oggi è stata lanciata anche la consultazione pubblica, aperta fino al 18 luglio, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini europei su questo tema”, ha concluso Angelilli.
All’iniziativa hanno partecipato genitori vittime di sottrazione internazionale di minori e associazioni che si battono per il rispetto del diritto alla bigenitorialità.