Un weekend all’insegna delle eccellenze gastronomiche e del design con l’evento “Tra i Due Mari” e la mostra “Come l’acqua sul fuoco… l’alchimia tra cibo e design”, organizzati da “The event sign” e “Movi_Menti” e sponsorizzati anche da Neroré, azienda campana produttrice di caffè di alta qualità. l’appuntamento è per sabato 11, dalle 17:30 alle 22, e domenica 12 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, presso il Circolo della Stampa, in Corso Vittorio Emanuele 6, ad Avellino.
Queste iniziative vogliono essere un ponte culturale tra Tirreno e Adriatico, con un format che racconti il territorio. La scelta di ambientarle la manifestazione in Irpinia non è certo casuale. L’lrpinia, infatti, è da sempre considerata una terra di mezzo, qualcosa che separa i due mari che bagnano i lati della nostra penisola. Gli eventi itineranti si sposeranno, da ora fino a luglio, dalla costa fino all’entroterra.
Neroré ha scelto di sostenere il progetto con la sua attività di sponsorship in quanto l’evento si focalizza sull’importanza di due concetti, eccellenza gastronomica e design, gli stessi sui quali è stata fondata l’azienda. Neroré, infatti, utilizza solo le migliori qualità di caffè provenienti da tutto il mondo, per produrre 8 diverse miscele, tutte dall’aroma unico. Nell’azienda, inoltre, è prioritaria anche l’attenzione agli aspetti estetici, per questo è stata realizzata una macchina per l’espresso con un design moderno e accattivante, disponibile in diversi colori, così da potersi inserire al meglio nell’arredamento di chi la possiede.
“Siamo felici di aver contribuito a rendere possibile questo progetto, in quanto incentrato sui nostri stessi valori. – Ha commentato Alessandro Nardaggio, CEO Neroré. – Credo che l’Italia abbia molto da offrire nei campi della gastronomia e del design, e possa essere considerata come un buon esempio da seguire. Il made in Italy in questi settori è considerato sinonimo di eccellenza in tutto il mondo. Ben vengano, dunque, queste iniziative volte alla sua promozione, non solo rivolta ad un pubblico estero, ma anche agli italiani stessi, che a volte dimenticano o, semplicemente, non valorizzano, le bellezze e i prodotti nostrani”.